
Originariamente Scritto da
iltributarista
Non capisco il nesso fra le sue attese fiscali e l'impresa familiare che,peraltro, ritengo non sia possibile come veste giuridica (Lei mi parla solo di un titolare di impresa che svolgerebbe due attività).
Quanto alla costituzione di una Srl la mia voleva essere una simpatica provocazione: tuttavia, posta la domanda, ritengo che Lei debba valutare attentamente le problematiche afferenti ad una societa di capitali prima di proporla (se consulente) oppure valutarla (se titolare di impresa)
L'attenzione deve essere posta soprattutto sulla maggiore rigidità di una srl rispetto ad una ditta individuale. A parte i maggiori costi di gestione, oramai limitati però a cifre accettabili (diritti camerali, tassa scritture, bilanci UE al Registro Imprese, cariche sociali e scritture contabili sicuramente più strutturate, il problema maggiore è costituito dall’assegnazione degli utili.
Fino all’approvazione del bilancio (in aprile di ogni anno) gli utili non sono distribuibili e diventa difficile pensare che il socio possa andare avanti da aprile ad aprile senza prelevare alcunché.
Per una srl l’attribuzione di utili non conseguiti e rilevati nel bilancio apparovato, è un fatto grave, foriero di conseguenze patrimoniali ed in extremis anche penali: bisogna allora istituire compensi all'amministratore.
Non sono in condizione di affrontare compiutamente la problematica dei vantaggi di ordine fiscale: quello fiscale è un “vestito” che va cucito sulla situazione specifica che non conosco.
Dunque si dovrebbe innanzitutto rispondere a questa domanda: per i livelli di reddito in questione,la tassazione media IRE dell'imprenditore individuale è maggiore o minore al 27,50% aliquota IRES attuale? La scelta poi sembrerebbe consequenzialmente ovvia.
La valutazione, tuttavia, è più complessa in quanto bisogna rispondere anche ad una seconda domanda e cioè in quale modo il socio di una srl unipersonale si “appropria” degli utili conseguiti dalla società.
Se di distribuiscono dei dividendi il carico fiscale aumenta: il socio persona fisica che percepisca dividendi è soggetto ad una tassazione su quei dividendi che si somma al carico IRES della srl.
Se invece si corrispondono compensi al socio amministratore per prelevare a monte gli utili, allora la tassazione sarà quella tipica di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente). Il carico fiscale non sarà così dissimile da quello di un imprenditore individuale ma è da valutare la doppia contribuzione INPS.
Non parliamo dei costi di trasformazione e del versamento del capitale sociale di costituzione ...
Credo che sia opportuno farsi "due" (anche di più ... ma almeno quelle due

) valutazioni ... conti alla mano ...