Per chi fa tutto in studio, mi baserei sul tempo impiegato.
Per chi si avvale di fornitori esterni, adeguerei la notula al costo sostenuto.
Salve a tutti,
in merito alla fattura elettronica, quanto pensate di chiedere come onorario ai clienti per la redazione e la trasmissione delle stesse in qualità di intermediario?
Grazie a chi interverrà.
N
scentia est potentia
Per chi fa tutto in studio, mi baserei sul tempo impiegato.
Per chi si avvale di fornitori esterni, adeguerei la notula al costo sostenuto.
Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande. (Nagib Mahfuz)
Se le cose fiscali fossero semplici, chi avrebbe bisogno del Commercialista? (..)
Niccolò
Non discutere con un idiota; ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza. SANTE PAROLE !
Quindi non stai chiedendo nulla perchè non ci sono costi...
Non so se lo fate di proposito ma non mi state rispondendo...
La mia domanda è quanti euro devo chiedere, 5€/100€/2.500€... gradirei un numero... se possibile.
Grazie
scentia est potentia
Mi sembrano risposte molto chiare.
Basarsi su una tariffa oraria significa moltiplicare il costo orario per il tempo impiegato: se un'ora di lavoro vale 50€ e la pratica richiede 10 minuti, basta fare 50*(10/60)= 8,33€.
Se invece la pratica fosse affidata a terzi, sarebbe sufficiente moltiplicare il costo sostenuto per un'eventuale percentuale di ricarico, da decidere in base alla tipologia di cliente.
Potete giudicare quanto intelligente è un uomo dalle sue risposte. Potete giudicare quanto è saggio dalle sue domande. (Nagib Mahfuz)
Se le cose fiscali fossero semplici, chi avrebbe bisogno del Commercialista? (..)
Niccolò
Ok, ora si.
Se dici che non ci sono costi significa che appartieni a quelli che stanno usando qualche software gratuito per l'emissione della fattura, che ahimè è' praticamente inutile, in quanto occorre anche la conservazione sostitutiva, e quella col cavolo che la trovi gratis.
Quindi, oltre a dirti che non hai ragione, ti invito a cambiare al più presto software per l'emissione della fattura, prendendone uno che curi anche la conservazione.
Non discutere con un idiota; ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza. SANTE PAROLE !
Se uno studio ha già un sistema di conservazione delle stampe, estenderlo alle fatture elettroniche in genere ha costo zero. Ne risulta che chi si affida a servizi esterni anche per 1 sola fattura deve pagare da 20 a 80 euro e di conseguenza far pagare al cliente il costo + ricarico ed eventuali suoi interventi, chi fa da se può permettersi di addebitare 10/20 euro e pagarsi abbondantemente le spese. La conservazione è vero che non si trova "open source" o "gratis" ma è anche vero che ci sono soluzioni intorno ai 1000 euro capaci di conservare stampe , dichiarazioni, ricevute, fatture elettroniche e di far recuperare la spesa in metà anno. A puro titolo indicativo tenete presente che 100 ditte (50s50o) generano 20mila fogli di contabilità, 10 mila fogli di dichiarazioni e altrettanti tra f24 e ricevute.
In realtà le "spese vive" relative ad ogni singola fattura elettronica sono di circa 20cent. Per la compilazione e invio si può usare il software messo a disposizione dall'Agenzia delle entrare (anche se è molto scomodo). La conservazione sostitutiva in realtà non necessita obbligatoriamente di software particolari: dopo la firma digitale siette laarca temporale (appunto 20cent circa) e poi si comunica l'impronta del file marcato una volta l'anno all'agenzia. Se si fanno poche fatture x conto dei clienti la scomodità di questi strumenti base può essere compensata dall'assenza di costi. Viceversa se si emettono molte fatture conviene acquistare un software che consenta di gestire tutto l'iter in modo più agevole