Buongiorno a tutti!!
Mi è sorto un bel dubbio, vediamo se qualcuno riesce ad aiutarmi a risolverlo:
Ho a che fare con il reverse charge e dovrei pertanto integrare un fattura d'acquisto con l'IVA.
E' pacifico che se l'appaltatore ha fatto un lavoro di manutenzione ordinaria e straordinaria sull'immobile, quando andrà ad integrare la fattura in reverse del subappaltatore, lo farà applicando IVA ordinaria, poichè il diritto all'IVA ridotta spetta al consumatore finale, mentre nei passaggi intermedi la stessa è al 20% (come chiarito dalla circolare 71 del 2000 in commento all'art. 7, comma 1, lettera b) della legge 488/1999).
Il dubbio mi sorge se al posto di manutenzione ordinaria, il committente all'appaltatore, ha richiesto l'applicazione dell'IVA agevolata al 4% per la costruzione di un fabbricato residenziale.
In questo caso l'appaltatore, quando riceverà la fattura in reverse dal subappaltatore, applicherà l'IVA al 4%???![]()
Perché non dovrebbe? Se il costruendo fabbricato possiede i requisiti per cui ci possa essere la richiesta dell'IVA agevolata ritengo sia una "stortura" applicare il RC con applicazione di aliquota diversa rispetto a quella agevolata.
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Sono stato poco chiaro
E' il caso in cui il committente richieda l'applicazione dell'IVA ridotta al 10%all'appaltatore perchè trattasi di manutenzione ordiaria e straordinaria, se l'appaltatore riceve fatture in regime di reverse da subappaltatore, dovrà integrare la fattura non con IVA ridotta ma ordinaria. Il motivo sta nel fatto che l'IVA al 10% spetta al consumatore finale e non nei passaggi intermedi (subappalto)
Grazie ad entrambi, mi avete confortato!
... non sono d'accordo!
nel rapporto Committente - appaltatore - subappaltatore, il meccanismo dell'Iva va a "cascata"
Altra cosa se intendi il beneficio direttamente correlato al consumatore finale (ad esempio acquirente di prima casa 4%, mentre l'impresa che ha costruito ha pouto far applicare solo il 10%)
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza
Interessante la tua opinione, ma distinguerei due casistiche:
1 Secondo me, leggendo la circolare 71 del 2000 in commento all'art. 7, comma 1, lettera b) della legge 488/1999, non si applica la "cascata" al caso:
- COMMITTENTE: Consumatore finale
- APPALTATORE: Impresa che fattura con IVA ridotta al 10% poichè richiesto dal cliente e relativo a manutenzione ordinaria e straordinaria
- SUBAPPALTATORE: Fattura con reverse charge. In questo caso l'APPALTATORE integra la fattura con IVA ordinaria.
2 Mentre il meccanismo della cascata si applicherebbe al caso in cui si ha costruzione di edificio residenziale:
- COMMITTENTE: Impresa o consumatore finale
- APPALTATORE: Emette fattura con IVA agevolata al 4%
- SUBAPPALTATORE: Emette fattura con reverse charge che l'appaltatore integrerà con IVA al 4%
Se ho capito bene, tu sei dell'idea di trattare alla stessa maniera entrambe le casistiche?
No, veramente non sarei d'accordo con nessuna delle due casistiche.
Facciamo così: puoi fare un esempio pratico con riferimenti "esistenti"?
Cioè spiegami tipo di appalto, magari tipo Committente.
Ti riferisci ad un committente privato nella tua seconda ipotesi?
Perchè in quel caso la fattura del subappaltatore giammai potrà essere integrata con IVa al 4%, ma casomai al 10%.
Mi piacerebbe riuscire a capirci, perchè l'argomento mi interessa![]()
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