Secondo voi, una pizzeria d'asporto, che può restare aperta ma solo per le consegne a domicilio (avendo quindi una notevole riduzione dei ricavi) può accedere al Credito d'imposta per gli affitti che riguarda solamente le attività che sono state obbligate a chiudere?
"Come spieghereste a un bambino che cos'è la felicità?" "Non glielo spiegherei. Gli darei un pallone per farlo giocare" D. Solle
Il dubbio nasce come al solito dalla infelice formulazione del dispositivo che identificando i soggetti che non possono usufruire dell'agevolazione indica le attività elencate nell'allegato 1 e 2 del Decreto Curaitalia, e ritenendo quindi di aver compiutamente individuato tutte le attività che sono rimaste aperte non considera quelle che sono rimaste aperte ugualmente anche se non indicate negli allegati di cui trattasi.
Lo spirito della normativa era chiaramente quello di premiare esclusivamente i soggetti penalizzati dalla chiusura forzata.
Tuttavia esistono attività che hanno potuto rimanere aperte come ad esempio i ristoranti con consegna a domicilio, o le agenzie di assicurazione. La penalizzazione c'è stata indubbiamente per queste attività e seguendo una interpretazione puramente letterale potremmo ritenere che il credito di imposta spetti....
Al proposito si attendeva un chiarimento dalla circolare, che puntualmente non è stata esaustiva.