
Originariamente Scritto da
LadyMarmot
So che l'argomento è già stato trattato, ho letto tutte le relative discussioni ma ho trovato posizioni discordanti e ancora non ho le idee chiare...
Un professionista
con partita IVA, iscritto alla
gestione separata INPS, esegue in via assolutamente occasionale una prestazione che nulla ha a che vedere con i codici delle attività professionali esercitate abitualmente, per un importo di
250 euro.
Mi pare che l'interpretazione più gettonata sia che non può emettere fattura in quanto l'attività non è assimilabile a quelle per le quali ha la partita IVA, quindi dovrà emettere
ricevuta per prestazione occasionale, senza IVA e con ritenuta 20%.
Nel caso specifico, si dovrebbe quindi emettere una ricevuta per €312,50, con ritenuta al 20% (62,5€) e questo importo andrà a finire nel quadro RL dell'UNICO (attività occasionali di lavoro autonomo).
È corretto? Perchè c'è stato qualcuno che invece ha sostenuto la possibilità, e addirittura l'opportunità di emettere fattura...
E rispetto ai
contributi previdenziali?
Il compenso non va assoggettato a contributi INPS in quanto occasionale (inferiore a € 5.000 e a 30 gg/anno), oppure l'importo concorre all'imponibile INPS? E in questo caso, si può applicare al cliente il diritto di rivalsa contributiva del 4%?
Grazie a tutti quelli che vorranno aiutarmi a chiarire la situazione
