Salve a tutti; visto che il mio (ancora per poco) commercialista mi sta mandando in rovina mi guardo bene dal chiedergli ulteriori pareri, quindi mi rivolgo a voi con speranza…
Sono insegnante di ruolo nella scuola statale, tempo indeterminato
Svolgo la libera professione di ingegnere con partita iva ecc…
Ho sviluppato una certa competenza in un terzo campo, nel quale ambito potrei produrre del reddito sia come consulente tecnico, sia per una parte di lavoro manuale (artigianale) sia derivante da investimento su beni da commercializzare; questo reddito lo produrrei in collaborazione o società con altri che già operano in quel settore con una loro srl…
Potrei facilmente cavarmela facendo tutte le cose che ho detto e farmele remunerare come consulenza tecnica, ma me ne guardo bene perché in quel modo vengo letteralmente ucciso dalle tasse, non potendo come professionista, fra l’altro, scaricare quasi nulla di quanto utilizzerei (materie prime, attrezzature ecc..) per produrre quel reddito più complesso
Come insegnante non posso svolgere attività commerciale quindi mi resta la possibilità di costituire una società di capitali, fatto che in questo momento scarto perché non sono in grado di valutare se la dimensione del giro d’affari ne giustificherebbe le spese, oppure, e qui viene la domanda principale, entrare come socio in partecipazione nella srl esistente.
Posso farlo essendo docente?
Lo posso fare come socio di capitali relativamente ad un settore di quella società?
Gli utili, o i compensi, come mi conviene percepirli ai fini di limitare nel giusto la tassazione?
Grazie in anticipo…
il fatto di essere dipendente della scuola (credo anche statale in genere...) rende incompatibili altre attività di tipo commerciale
posso previa autorizzazione del dirigente esercitare la libera professione
posso partecipare a società come socio di capitali...