Ciao a tutti.
Una stabile organizzazione estera in Italia (ha dipendenti, paga canoni locazione, vende beni) è obbligata a tenere le scritture contabili italiane (giornale, inventari)? O basta un sezionale della contabilità della casa madre estera (tenuto però all'estero)? E' se la contabilizzazione fosse diversa (come avviene per esempio in Inghilterra)?
Ai fini IVA, qualora si identifichi direttamente in italia, la società estera (art.35ter IVA) si impegna a esibire le scritture contabili IVA. Ma si tratta di scritture tenute all'estero o in Italia?
Grazie![]()
per quanto riguarda il primo quesito, non so rispondere, per il secondo invece mi pare di aver letto nelle istruzioni del modulo di richiesta di identificazione diretta, che bisogna indicare la sede dell'ufficio estero (o qualcosa del genere, tipo l'autorità amministrativa) che potrà essere incaricato di effettuare i controlli...
scusa se la risposta è sconclusionata, ma è colpa dell'ora........... notte..