L'acquisto dei francobolli è in realtà un costo per un servizio futuro, se vogliamo: saranno utilizzati per pagare il prezzo di una spedizione futura.
Ho però ricordi scolastici di una "cassa valori postali", o dicitura simile, che li vedeva quindi nel patrimoniale.
Devo dedurre che il comportamento contabile corretto sarebbe gestirne gli acquisti a patrimonio, per girarli a costo al momento dell'utilizzo? Mi sembra poco logico, dato che i francobolli non possono certo essere usati in luogo della moneta, nè costituiscono, credo, un credito eventualmente rimborsabile: non ho mai provato a riportare i francobolli al tabacchino, ma dubito che me li ritirerebbe.
Al massimo, non si configurerebbe la necessità di sospendere a fine anno i francobolli acquistati e non utilizzati?
Sayonara aoki hibi yo!
Sarò pure un Senior Member, ma seppur con tanti anni di anzianità, sono solo un'impiegata: quello che dico è da prendersi con le molle e ben più di un grano di sale. Sempre!