Si può fare, ma attenzione a non utilizzare questo meccanismo per giustificare prelievi di cassa e banca fatti per scopi personali. Depauperare il patrimonio societario per scopi personali non è mai giustificato.
Saluti
Ciao a tutti.
Spero qualcuno del sito ne sappia più di me.
Secondo voi può una Società finanziare un socio (nel mio caso un'altra società)?![]()
Si può fare, ma attenzione a non utilizzare questo meccanismo per giustificare prelievi di cassa e banca fatti per scopi personali. Depauperare il patrimonio societario per scopi personali non è mai giustificato.
Saluti
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
Innanzitutto grazie per la risposta.
Però c'è qualcosa che non mi convince.
Io sapevo che era ammesso il finanziamento del socio nella società a certe condizioni (iscrizione nel libro soci da almeno 3 mesi e postergazione del rimborso soci) ma non anche quello della società al socio.
Ora lei mi dice che ciò è possibile. Ma allora in base a quale norma?
Ammesso che ciò sia possibile, come si fa a stabilire il limite oltre il quale si sta depauperando il patrimonio?
grazie![]()
Non c'è nessuna norma che stabilisca un divieto, quindi: ubi lex voluit dixit ubi tacuit non dixit. Dunque non essendoci un divieto espresso, eccetto quello di compiere operazioni di finanziamento plurime e ricorrenti che potrebbero rappresentare esercizio abusivo del credito vietato dal T.U. della Legge bancaria. Singole operazioni di finanziamento sono ammesse. Il limite per il depauperamento non è un'importo fisso, ma varia da caso a caso in rapporto alla situazione finanziaria complessiva della società interessata. In questa materia non ci sono modelli di comportamento preconfezionati, ma valutazioni specifiche che tengano conto della singola situazione patrimonial-finanziaria.
Saluti
Ultima modifica di Enrico Larocca; 25-05-08 alle 05:15 PM
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
Approfitto ancora della sua gentilezza per alcuni chiarimenti.
Dalla sua risposta presumo che per ricorso abusivo al credito lei non si riferisca
a quanto sancito dall' art. 218 L.F. (il quale tratta del ricorso abusivo al credito da parte di soggetti in stato di insolvenza - anche se poi non vengono dichiarati falliti). Ho provato a cercare il riferimento al ricorso abusivo al credito nel testo unico bancario senza avere successo. Sarebbe così gentile da indirizzarmi meglio?
grazie ancora![]()
In effetti non mi riferivo alla legge fallimentare ma al Testo Unico della Legge Bancaria, di cui al D.Lgs. n.385/1993, titolo II art. 10 disponibile qui.
Ci sono anche interpretazioni ufficiali della Banca d'Italia che potrà trovare con una ricerca su Google.
Saluti
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
grazie
continuo ad approfittare della sua cortesia per chiederle un parere in merito a questo argomento.
Secondo lei un società X che finanzia una società collegata Y (in quanto Y detiene una partecipazione del 49% in X) per importi rilevanti e in diversi anni, senza che la società finanziatrice X richieda mai il rimborso delle somme, viene commesso qualche reato penale?![]()
Fare ipotesi in astratto credo non serva a nulla. Lei che ha credo esaminato la documentazione societaria conosce bene le cause prodromiche dei prestiti. In astratto fare prestiti non può essere, per le ragioni in precedenza esposte, considerato illegittimo, tant'è che il legislatore nel struttura dello Stato Patrimoniale, ha previsto apposite voci nell'attivo e nel passivo per indicare i crediti e i debiti infragruppo e data l'entità della partecipazione di Y in X credo possa parlarsi tranquilamente di "finanza di gruppo".
Saluti
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
Salve,
ho questa situazione: una srl ha ricevuto da una banca un fido di diciamo € 100.000,00 ora il problema si pone perchè tale società vuole prestare € 20.000 ad un socio che vuole acquistare "personalmente" un magazzino. Supponendo che il finanziamento ai soci sia previsto dallo statuto, che venga redatto un verbale di assemblea in cui tutti i soci accettano di prestare questi soldi e che questi soldi verranno restituiti dal socio senza interessi magari secondo un piano di riparto, che tale verbale venga depositato (se necessario), alla fine questa operazione è fattibile o no?
Grazie a tutti per la pazienza!!