
Originariamente Scritto da
aletuf
Buonasera a tutti,
come sempre quando mi capita un qualche "problema" è di conforto ottenere la vostra opinione a riguardo.
Il problema di oggi è relativo all'instaurare o meno un contenzioso tributario.
Vi riporto i dati salienti di un avviso di accertamento ricevuto da un cliente:
L'Ade effettua una indagine di iniziativa su una SNC la quale non presenta dichiarazioni dal 1997.
Tuttavia, per gli anni 2006 e 2007, tramite l'incrocio di dati provenienti dagli elenchi clienti e fornitori, l'Ade riesce a ricostruire in capo alla predetta SNC un fatturato di 3 milioni di euro e 2 milioni di euro rispettivamente a fronte di costi irrisori.
Data l'anomalia, l'Ade effettua un accesso presso la sede legale ma ne constata l'inesistenza della società stessa. e constata, poi, che la SNC non aveva personale dipendente.
Successivamente l'Ade interpella la GDF la quale invia due PVC del 2002 e del 2007; in questi due verbali sono contenute le dichiarazioni del rappresentante legale della SNC il quale "pacificamente" ammette l'inesistenza oggettiva" delle fatture da lui emesse nel periodo 2000-2003. Sempre da questi verbali, inoltre, egli dichiara che successivamente (senza indicare alcuna data) abbia venduto ad un certo soggetto (senza indicare il cognome, fornendo solo il nome) il timbro della sua società.
L'Ade, sulla base di questi tre elementi (1. le dichiarazioni contenute nei PVC, 2. l'assenza di attività nella sede legale, 3. ricostruzione fatturato derivante dagli elenchi clienti/fornitori+mancnza di personale dipendente) conclude per l'inesistenza oggettiva delle fatture emesse per il 2006 e il 2007 dalla SNC.
Questo avviso di accertamento è stato notificato ad una mia cliente SRL la quale aveva registrato in contabilità alcune fatture della SNC (il tutto risultante sempre dagli elenchi fornitori presentati dalla mia cliente).
Innanzitutto scusatemi se mi son dilungato eccessivamente ma era doveroso per meglio farvi comprendere la mia fattispecie.
Vengo al dunque.
Io il contenzioso lo vorrei instaurare ma mi trovo nell'impossibilità di provare che le operazioni siano effettivamente avvenute (ah mi sono dimenticato, le fatture asseritamente inesistenti sono relative a prestazioni di servizi, in particolare spese di manutenzione su beni mobili).
Tuttavia, mi pare che l'avviso di accertamento sia "attaccabile" da più punti di vista.
1. All'avviso di accertamento non sono stati allegati i PVC da cui l'Ade ha estrapolato le dichiarazioni dell'amministratore della SNC. Impugnerei dunque per mancata allegazione di documenti su cui l'Ade fonda la propria motivazione "per relationem"
2. All'avviso di accertamento non è allegato il verbale di accesso effettuato nei confronti della SNC. Stesso motivo di impugnazione di cui sopra. Tra l'altro l'accertamento è relativo al 2006, se non posso sapere quando avete effettuato l'accesso (nemmeno la data è indicata) posso presumere che l'accesso non sia mai stato effettuato. Oppure chi mi dice che, qualora l'accesso sia stato effettuato dopo il 2006, alla data dell'accesso l'attività non era esercitata mentre lo era nel 2006.
3. L'accertamento è relativo al 2006, periodo d'imposta prescritto in quanto la notifica è avvenuta a gennaio 2014 (l'Ade mi oppone il raddoppio dei termini per violazione di una norma penale: utilizzo fatture false). Io però mi domando, riguardo a quest'ultimo punto (e qui vorrei un vostro parere): potrei opporre una certa lentezza nelle indagini: gli elenchi clienti e fornitori del 2006 li ho presentati, vado a memoria, nel 2007. Avevate ancora 4 anni di tempo per fare un accertamento,lo fate adesso nel 2014 invocando un raddoppio dei termini per una violazione di norma penale?
Vi chiedo ancora scusa se mi sono dilungato parecchio, ma vorrei il vostro parere riguardo all'impianto difensivo che avrei delineato (spero chiaramente) e soprattutto se corro qualche rischio a intraprendere un contenzioso del genere non fornendo, di fatto, io alcuna prova dell'avvenuta operazione ma limitandomi a oppormi semplicemente alle presunzioni dell'Ade.