Caro Danilo, per come la vedo io, l'unico limite che ha la srl nel raccogliere capitali al di fuori dal circuito bancario è quello di non entrare nell'esercizio abusivo dell'attività bancaria.
Solitamente, negli statuti/tipo delle srl ci sono clausole di questo tipo:
Oggetto.....- ricorrere a qualsiasi forma di finanziamento con Istituti di Credito, Banche, Societa' e privati, concedendo le opportune garanzie reali e personali;
- concedere fideiussioni, avalli e garanzie reali a favore di terzi;
- assumere, con attivita' esercitata non nei confronti del pubblico e non in via prevalente, interessenze, quote e partecipazioni anche azionarie in altre società di capitali o imprese costituite o costituende aventi oggetti affini, analoghi o comunque connessi al proprio sia direttamente che indirettamente, con espressa esclusione del fine di collocamento e nei limiti previsti dal D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 e dalle ulteriori leggi in materia;
- partecipare a consorzi o a raggruppamenti di imprese.
La società si inibisce la raccolta del risparmio tra il pubblico e le attività previste dal D.L. 415/96 e successive norme tutte. Inoltre vi e' espressa esclusione delle attivita' riservate per legge alle professioni protette o comunque richiedenti l'iscrizione ad un Albo professionale per il loro esercizio, nonche' ogni altra attivita' per legge riservata ad operatori diversamente qualificati.
Se si rispettano i termini di cui sopra, e l'assunzione del finanziamento avviene in modo corretto - con decisione del cda a monte o decisione dei soci, che fissa le condizioni di rimborso, il tasso ecc...ecc.. - non vedo perchè no.
Certo: se il finanziamento diventa solo una copertura per non far emergere altri rapporti, tipo socio occulto, allora no.
Ma per il resto non vedo problemi, anche se certamente non è un caso quotidiano.....
A presto! ciao e un ottimo 2012!