non puoi portare gli utili di un socio allo zero percento. ma direi che se gli lasci solo l'1% l'obiettivo viene raggiunto, no?!?
La modifica vale fiscalmente dall'anno successivo
In una Srl trasparente composta da due soci uno dei due, causa malattia, non lavora più in azienda. L'altro socio non ha però la liquidità per rilevare la sua quota. Per evitare che il socio che non lavora più e non preleva soldi debba pagare delle tasse, posso modificare la percentuale di utili al 100% per un socio e 0% all'altro? O devo lasciare almeno un 1% di distribuzione? La valenza dell'atto è solo dal 2018, vero?
"Come spieghereste a un bambino che cos'è la felicità?" "Non glielo spiegherei. Gli darei un pallone per farlo giocare" D. Solle
non puoi portare gli utili di un socio allo zero percento. ma direi che se gli lasci solo l'1% l'obiettivo viene raggiunto, no?!?
La modifica vale fiscalmente dall'anno successivo
L'art. 2247 del cod. civ. stabilisce che con il contratto di società due o più persone conferiscono beni e servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica allo scopo di divederne gli utili.
Se metto a zero la percentuale di partecipazione di uno dei soci penso verrebbe a mancare il collegamento tra il conferimento e il diritto agli utili che si suppone salvo diversa pattuizione proporzionale al capitale conferito cioè messo a rischio.
La pattuizione di un tasso di rendimento pari a zero avrebbe una proporzionalità nulla, cosa ritengo inammissibile in punto di diritto.
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
è vietato dall'art. 2265 del Codice civile il patto leonino: È nullo il patto con il quale uno o più soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili o alle perdite
Ok, mi avete convinto a lasciare almeno l'1%. Un'altra questione: stavo per fissare l'appuntamento con il notaio quando leggo bene lo statuto (fatto nel 2006) che riporta testuale questo testo:
"Gli utili netti, dedotto il 5% da destinarsi a riserva legale fino a raggiungere il minimo di legge, verranno ripartiti tra i soci in proporzione alle quote di partecipazione, salvo che l'assemblea deliberi diversamente".
Parla di assemblea, non di assemblea straordinaria. Questo significa che non devo per forza andare dal notaio per fare la modifica di distribuzione degli utili? Addirittura, a me sembra che ad ogni assemblea di approvazione del bilancio i soci possano decidere liberamente la percentuale di distribuzione di utili. Mi sembra una cosa alquanto strana:voi cosa ne pensate? cosa è che mi sfugge?
"Come spieghereste a un bambino che cos'è la felicità?" "Non glielo spiegherei. Gli darei un pallone per farlo giocare" D. Solle
occorre andare dal notaio