Buongiorno,
sono socia di minoranza di una SRL in liquidazione volontaria a partire dal mese di maggio 2020.
Il socio di maggioranza nonché Presidente del CdA, ha deciso che sarà lui il liquidatore e sostiene che
c'è un obbligo legale per il quale la società deve continuare a versargli il compenso fino ad operazione conclusa.
E' vera questa affermazione?
Premetto che tutte le operazioni contabili deve eseguirle la sottoscritta in quanto responsabile amministrativa
che ha sempre svolto nell'azienda tale mansione ed il socio di maggioranza non è in grado di esplicarle.
Posso chiedere di essere stipendiata anch'io fino a chiusura definitiva dell'azienda?
Attendo gentile riscontro e ringrazio cordialmente
Con la messa in liquidazione della società inizia una nuova situazione e i rapporti precedenti vengono azzerati.
Il liquidatore assume grandi responsabilità nell'assumere l'incarico, spesso questo aspetto viene sottovalutato.
Quindi da una parte è corretto che ci sia un compenso, proporzionato al lavoro da eseguire e staccato dal precedente compenso come amministratore.
Il liquidatore non deve essere necessariamente il procedente amministratore.
Chi lavora per l'azienda anche in fase di liquidazione deve essere ricompensato. Anche tu quindi se ti occupi di amministrazione, non come liquidatore (lascia a lui l'incarico e controllalo: se sbaglia paga) ma con altre forme