Si ricorda che con l’articolo 3-quater della legge di conversione del Decreto Crescita è stato abolito obbligo di invio della dichiarazione per la riduzione Imu sugli immobili concessi in comodato d’uso gratuito tra parenti in linea retta di primo grado.
La ratio dell’eliminazione dell’obbligo di trasmettere la dichiarazione Imu segue la logica per la quale non è necessario che il contribuenti attesti il possesso dei requisiti per beneficiare di agevolazioni il cui presupposto è conosciuto dal Comune.
Per quello che riguarda i contratti di comodato d’uso gratuito è previsto l’obbligo di registrazione, che mette l’Agenzia delle Entrate e gli enti interessati a conoscenza dei requisiti per fruire dello sconto.
E' probabile che essendo gli anni interessati anteriori alla pandemia il Comune contesti che il contratto di comodato non sia stato indicato nella dichiarazione imu.
In autotutela previo contatto con gli uffici spererei che almeno per il calcolo dell'imu dovuta sia riconosciuto il 50% ancorchè calcolato sulla rendita variata d'ufficio .