Buonasera,
mi scuso dal principio se questo argomento è stato affrontato,nella ricerca che ho fatto qui sul forum e nell'iva del commercialista non sono riuscita a trovare quel che cercavo… dovrò imparare bene.. suppongo…
il dubbio è nella registrazione delle fattura di operatori telefonici cellullari con la voce di ricariche -codice iva con post successivo menzionante: imponibile 22% -iva assolta all'origine ex art. 74 co. 1 lett d.. etc etc -
ho sempre registrato in contabilità iva indicando codice iva art 74 e come importo imponibile + iva, quindi con una differenza di iva tra quella esposta in fattura e la registrazione in contabilità;
oggi mi è stato detto che quell'iva non concorre al regime monofase ma è un iva deducibile per la società.
Come mi devo comportare? potete indicarmi dove posso far riferimento per operare in maniera corretta?
Grazie mille.
Unusquisque faber fortunae suae
(Traduzione: Ognuno è artefice della propria fortuna) di Appio Claudio
Direi che invece hai sempre operato bene non si può detrarre.
Grazie mille!! che sollievo….![]()
Io le registro con imponibile e iva, ma rendo l'iva indetraibile.
Sayonara aoki hibi yo!
Sarò pure un Senior Member, ma seppur con tanti anni di anzianità, sono solo un'impiegata: quello che dico è da prendersi con le molle e ben più di un grano di sale. Sempre!
[QUOTE=drfilman;335801]Però non è corretto, in quanto l
In questo caso le riterrò fuori campo art. 74. grazie.
Sayonara aoki hibi yo!
Sarò pure un Senior Member, ma seppur con tanti anni di anzianità, sono solo un'impiegata: quello che dico è da prendersi con le molle e ben più di un grano di sale. Sempre!
Ripesco questa discussione perché con la fatturazione elettronica mi è venuto qualche dubbio in più:
ho sempre registrato le ft. come art.74-fuori campo iva ma nel file xml che arriva è indicato iva al 22% come per qualsiasi acquisto (nella fattispecie mi riferisco a TIM); ritengo di dover continuare a registrare tali costi come art.74 ma graderei i vostro conforto
Grazie
Sbagliano di far fattura i gestori. continua a mettere il totale escluso art. 74.
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Le mie risposte sono date nel tempo libero e non costituiscono in alcun modo consulenza di alcun tipo. Il contenuto deve sempre essere valutato criticamente da chiunque voglia farne qualsiasi tipo di uso.
Buongiorno a tutti.
Devo spesso contabilizzare ftt riconducibili al caso in discussione in cui l'importo è suddiviso tra imponibile e IVA, con la dicitura "IVA assolta ex art. 74 co.1 lett. d dpr 633/1972 da parte di xxx" dove xxx identifica, tramite denominazione e p. IVA, il soggetto che ha assolto l'imposta a monte.
Anche io, dopo qualche ricerca su google, ho sempre contabilizzato queste ftt come "fuori campo" (anche se il legislatore al co. 2 art. 74 usa la dizione "non imponibile"...vabbè) e imputando al conto di costo l'intero ammontare di imponibile e IVA, senza quindi detrarre quest'ultima. Oggi però mi è sorto un dubbio!
Nella specifica ft che ho in esame ho il caso, forse particolare, in cui il cedente è lo stesso soggetto che ha assolto a monte l'imposta (stessa denominazione e p. IVA). Cedente e xxx coincidono, per intenderci.
La mia domanda quindi è duplice: nel regime "monofase" il titolare della concessione, debitore di imposta posto "in cima alla catena di distribuzione", applica la rivalsa? In altri termini se il cliente di cui contabilizzo la fattura di acquisto ha acquistato dal primo soggetto della catena di distribuzione, e non in fasi successive, in questo caso posso portare l'IVA in detrazione?
La domanda mi sorge in quanto ho trovato su google una pagina in cui è riportata una "massima" (senza riferimenti):
Il link alla pagina è https://www.deottoandpartner.it/cent...-guida-n14/54/Il regime monofasico di cui all’articolo 74, comma 1, lettera d), del Dpr 633/1972 non può trovare applicazione quando si instaura un rapporto diretto tra il titolare della concessione o autorizzazione ad esercitare i servizi in argomento e il “cliente” che agisce in qualità di imprenditore od esercente un’arte o una professione. Così che l’imposta relativa alle schede Sim in “abbonamento prepagato” – rientrando tra le vendite dei mezzi tecnici per la fruizione dei servizi di telecomunicazione - addebitata da operatori telefonici ad imprese ed esercenti arti o professioni, risulta pienamente detraibile, a norma dell’articolo 4 del Dm 366/2000, se risultano rispettati il principio di inerenza e gli altri criteri stabiliti a presidio del diritto alla detrazione in base agli articoli 19 e seguenti del Dpr 633/1972.
Il discorso a me non torna molto però perché se il titolare della concessione è debitore di un'imposta che viene interamente detratta dal cessionario e poi non viene applicata più fino alla fine, l'introito finale per l'erario è nullo. Ho paura ci sia qualcosa che non capisco, causa incompetenza ed inesperienza…!
Chiedo scusa per il tono forse niubbo e ingenuo, abbiate pazienza, sono ancora agli inizi!
Ringrazio per qualsiasi contributo si vorrà dare alle questione.