Vola da un commercialista
Salve, mi piacerebbe ricevere alcune conferme su alcuni punti rimasti oscuri nonostante la consulenza del mio commercialista "temporaneo".
A) Ho aperto la p.iva con il nuovo regime dei minimi in data 01/06/12, ma è vero che quindi per me la soglia massima da non superare per ricavi/compensi è di 17mila euro invece che 30mila fino a dicembre 2012? Tale cifra è precisa?
B) Inoltre lo stipendio maturato dal lavoro di dicembre 2012 mi viene accreditato a fine gennaio 2013 (non rilascio fattura per tale stipendio), nonostante ciò anche questo concorre al bilancio del 2012 e quindi alla soglia dei 17mila? Oppure devo considerarlo già un ricavo del 2013?
Per chiarire meglio la mia situazione comunico che pur essendo libero professionista lavoro come guardia medica con contratti mensili alla dipendenza di varie ASL, a cui NON rilascio fattura comunicando preventivamente il mio regime (per usufruire dell'esenzione dalla ritenuta d'acconto IRPEF): mi è stato detto sia da colleghi che dal commercialista che tale procedura è corretta.
Mi scuso per l'utilizzo di un lessico poco professionale ma sto entrando da poco in questo mondo e ancora sono alla ricerca di un commercialista che sappia risolvere chiaramente i miei dubbi e in grado di seguirmi.
Grazie!
Vola da un commercialista
Ho prenotato un appuntamento all'Agenzia delle Entrate, spero che loro mi sappiano dare una risposta convincente (cosa che ben 2 commercialisti non hanno saputo fare).
La faccenda si complica... contrariamente a quanto riferitomi da ben 2 commercialisti, secondo l'impiegato dell'agenzia delle entrate la soglia dei 30mila euro rimane tale indipendentemente dal mese in cui apri la P.IVA.
Inoltre l'esenzione dall'IRPEF sostitutita dall'imposta del 5% è una mezza bufala: non varrebbe per stipendi percepiti come dipendenti ma solo per la libera professione.
Non so più se dare retta ai commercialisti o a questo impiegato.
Non riesco ad immaginare con chi tu abbia parlato...
La circolare 73E del 2007 a pag. 6 riporta: i soggetti che iniziano l’attività possono immediatamente applicare il regime in esame se prevedono di rispettare le predette condizioni, tenendo conto che, in caso di inizio di attività in corso d’anno, il limite dei 30.000 euro di ricavi o compensi deve essere ragguagliato all’anno.
Sul secondo punto, poi, c'è poco da dire: il regime si applica a chi esercita un'attività imprenditoriale o professionale: da dove escono i dipendenti?
Mi permetto di consigliarti di farti seguire da u professionista...
Il tizio in teoria era il direttore dell'ufficio territoriale dell'Agenzia delle Entrate, di più non so dirti.
Come vedi sto trovando un po' di difficoltà a trovare un professionista!
Io esercito la professione medica sia da libero professionista che da lavoratore dipendente (guardie mediche) e nella mia ignoranza, quando mi sono informato sul regime dei minimi, leggendo "imposta sostitutiva del 5% al posto dell'IRPEF" non pensavo che la cosa valesse solamente per certe attività e non per altre: pensavo che IRPEF fosse IRPEF indipendentemente dal tipo di lavoro esercitato.
Purtroppo molti miei colleghi sono incappati nello stesso errore... per chi non è avvezzo a materie fiscali certe cose non sono affatto scontate.
Su un fatto però concordano sia i commercialisti che il "direttore": lo stipendio percepito come dipendente non concorre alla soglia dei 30mila euro.
Lo stipendio non concorre alla soglia dei 30000 e va assoggettato ad ordinaria tassazione IRPEF. Solo il reddito derivante dalla libera professione è soggetto alla tassazione con imposta sostitutiva del 5%
Ringrazio il Dott.Maimone per la chiara risposta.
Forse esiste la possibilità che data la natura temporanea degli incarichi assegnati ai neolaureati da parte delle ASL, in questo caso l'attività di guardia medica non venga considerata come lavoro dipendente. In caso contrario non mi spiego come mai alcuni consulenti abbiano consigliato la soluzione del regime dei minimi a molti miei colleghi nella mia stessa situazione.
Devo informarmi meglio al riguardo (e purtroppo non è così facile come sembra), vi terrò informati.
Ultima modifica di BlueDean; 30-11-12 alle 12:53 AM
PIccolo aggiornamento...
Oggi il direttore dell'agenzia delle entrate mi ha richiamato spontaneamente per rettificare il suo errore: il reddito va ragguagliato. Ha giustificato l'errore dicendo che proprio oggi è arrivata la nuova normativa (???).
Per quanto concerne il mio caso specifico, c'è chi dice che noi guardie mediche con incarico provvisorio (e quindi non titolari con contratto a tempo indeterminato) siamo assimilati a liberi professionisti.
In effetti a me ogni mese arriva una specie di resoconto in cui compare anche la voce "Bollo Libera professione -1,81 euro".
A questo punto tendo a credere a chi mi dice che sono un lavoratore autonomo.
Rimane però il dubbio: devo emettere fattura alla ASL?
Loro dicono di no e alcuni commercialisti affermano che il resoconto mensile che mi mandano sarebbe da considerarsi una fattura da utilizzare in sede di compilazione Modello Unico alla stregua delle normali fatture che emetto.
Sono gradite conferme/smentite e opinioni in merito, grazie!